Descrizione
Orzo perlato Il Mulino Calogiuri
L’orzo perlato appartiene alla famiglia dei cereali ed è originario del continente asiatico. Tra le varie tipologie di orzo, si distingue per essere privo di crusca e glumelle. Quindi risulta senza rivestimento esterno e per tanto si presenta di colore tendente al bianco. Questo è l’esito di un lungo processo di raffinazione che agevola poi la preparazione in cucina. Difatti richiede meno tempi di ammollo e di cottura. Tuttavia questo stesso processo va a comportare una perdita di molte sostanze nutritive, come le fibre.
L’orzo perlato aiuta a contrastare la stitichezza e a ridurre il senso di gonfiore. Offre sollievo anche in caso di infiammazione. Può essere impiegato sia per fare degli impacchi per attenuare le infiammazioni cutanee che per tenere a bada il mal di gola. Sarà sufficiente preparare un decotto d’orzo perlato e fare dei gargarismi.
L’orzo perlato è costituito per il 10% da acqua, per il 10% da proteine e per il 65% circa da carboidrati. Il restante 15%, invece, si divide tra fibre, amidi, amminoacidi e sali minerali. Contiene inoltre la vitamina A e molte vitamine del gruppo B.
L’orzo perlato svolge un’azione antinfiammatoria, diuretica, rinfrescante, disintossicante, remineralizzante, energizzante e cardiotonica.
Agisce direttamente sul processo di mineralizzazione delle ossa, rinforza unghie e capelli e contrasta anche l’invecchiamento cutaneo. Inoltre rinforza il sistema immunitario e svolge un’azione antiossidante. Ottimo anche per le donne che allattano, avendo proprietà galattogene.
Modo d’uso:
Risciacquare l’orzo perlato con acqua corrente. Si può lessare, tostare, cuocere a vapore o in pentola a pressione. Si possono realizzare minestre, zuppe, insalate, polpette e anche dolci.
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